Che cos’é l’ABA?”

A.B.A. è l’acronimo di Applied Behavior Analysis (tradotto in italiano con Analisi Comportamentale Applicata) ed è la scienza applicata che deriva dalla scienza di base conosciuta come Analisi del Comportamento (Skinner, 1953).
L’ABA si basa sull’uso dei principi della scienza del comportamento per la modifica di comportamenti socialmente significativi. L’efficacia dell’ABA applicata all’autismo è riconosciuta già a partire dai primi anni ’60 (Wolf et al., 1964), ma è dal 1980, anni in cui l’autismo veniva considerata una patologia incurabile, che Lovaas ha dimostrato l’efficacia dei suoi interventi comportamentali intensivi in oltre il 47% dei 19 pazienti che seguiva, percentuale di successo più alta rispetto a coloro che non effettuavano tali interventi. Risultati simili sono poi stati replicati anche da altri autori, fra cui Cohen et al. (2006), Remmington et al. (2007)

Trent’anni di ricerca hanno dimostrato l’efficacia dell’ABA nell’incrementare i comportamenti sociali positivi, l’apprendimento, la comunicazione e nel ridurre i comportamenti problema dei pazienti affetti da autismo.

Una revisione di oltre 500 studi ha dimostrato l’efficacia dell’ABA nell’ambito dell’educazione di bambini con autismo e nel miglioramento delle abilità del bambino (Dillenburgen et al, 2004).

Cosa significa fare un programma ABA per un bambino con disturbi pervasivi dello sviluppo?
Un programma ABA consiste nell’applicazione intensiva dei principi comportamentali per l’insegnamento d’abilità sociali (linguaggio, gioco, comunicazione, socializzazione, autonomia personale, abilità accademiche, ecc…) e la correzione di comportamenti problematici (autostimolazioni, aggressività, autolesionismo, ossessioni, ecc…). I compiti da apprendere, individuati sulla base del profilo di sviluppo, delle scelte e delle preferenze individuali, vengono suddivisi in piccoli step, ognuno dei quali viene insegnato in sessioni d’insegnamento ravvicinate, in rapporto 1:1 con l’operatore.

Le procedure d’insegnamento dell’ABA prevedono la predisposizione di un lavoro strutturato e personalizzato per ogni bambino e l’uso di tecniche sistematiche d’insegnamento per creare un ambiente favorevole all’apprendimento.